(estratto dal catalogo del Napoli Comicon 2014)
- il seguente articolo viene pubblicato nella sua forma originale, prima di eventuali revisioni in fase d'impaginazione -
Quando nel 1998, alla prima edizione del Napoli Comicon,
la persona che vi sta scrivendo, poco più che ventenne, ebbe il privilegio di
sedersi a tavola con l’ospite d’onore Lorenzo Mattotti, che per primo decise di
accordare la sua fiducia a quella banda di sognatori che aveva deciso di
riportare i grandi del Fumetto a Napoli, gli chiese se nonostante fosse ormai
da anni un affermato illustratore ancora gli piacesse guardarsi intorno a
vedere i lavori degli altri artisti o se ne avesse di preferiti.

Per la generazione di cui faccio parte il nome di Dave
McKean è ovviamente legato principalmente alle bellissime copertine create per “Sandman”,
il capolavoro di Neil Gaiman edito dalla DC-Vertigo, mentre le nuove
generazione lo assoceranno forse alle splendide e lisergiche illustrazioni di “Batman:
Arkhan Asylum”, la graphic novel dedicata ai pazzi che affollano il manicomio
di Gotham City scritta da Grant Morrison nel 1989 e che ha ispirato uno dei
videogame di maggior successo degli ultimi anni.

Fin dagli esordi l’artista inglese ha prestato il suo
talento a storie intimiste scritte dal creatore di Sandman, Neil Gaiman,
capolavori ormai riconosciuti come Casi Violenti, che racconta, attraverso i
ricordi di bambino del protagonista, del suo incontro con un ex “picciotto” di
Al Capone. Oppure “La tragica commedia o comica tragedia di Mr.Punch” che
riprendendo i personaggi della cultura popolare di Punch e Judy, ancora una
volta affronta storie che hanno a che fare con adulti le cui fallaci memorie di
bambino li pongono al centro di vicende talvolta più grandi di loro.
In “Casi Violenti”, il suo primo lavoro professionale, il
tratto di Dave McKean comincia a sbocciare in quello che sarà il suo marchio di
fabbrica, ovvero un’ardita sperimentazione nell’illustrazione. La graphic novel
fungerà da trampolino di lancio per le carriere di entrambi gli autori che si
ritroveranno catapultati nel fumetto mainstream americano come due tra i più
promettenti autori della new wave britannica che sta rivoluzionando il
fumetto a stelle e strisce di quegli anni.

Se le cover dei primi albi presentano collage, fotografie e
costruzioni fisiche per catturare l’attenzione del lettore, sarà la scoperta di
Photoshop a rivoluzionare il suo lavoro, per usare le parole dello stesso
McKean “grazie a Photoshop i miei lavori cominciarono a somigliare sempre più a
quello che avevo in mente”. Il sodalizio tra i due autori continuerà negli anni
con “Signal to Noise”, la storia di un regista cinematografico malato terminale
e del suo tentativo di creare un ultimo lungometraggio ben sapendo che non farà in tempo a dirigerlo
e illustrazioni per libri per bambini come “I Lupi nei Muri”, “Il Giorno che
scambiai mio padre per due pesci rossi” e “Coraline”, un racconto per ragazzi
premiato con i premi Hugo e Nebula e successivamente trasposto al cinema da Henry
Selick, già regista di Nightmare Before Christmas.



Ma il fumetto resta comunque il primo amore e
periodicamente McKean è tornato a cimentarvisi con storie brevi poi raccolte
nelle due antologie “Picture that Thick voll.1 e 2” e con il racconto erotico
“Celluloid”.
Tra i suoi progetti più recenti ricordiamo la serie di
“Postcards From…”, una raccolta di illustrazioni di piccolo formato dedicati
alle varie città nelle quali McKean è stato ospite e nelle quali l’illustratore
restituisce sensazioni e visioni di città come Bilbao, Vienna, Barcellona,
Parigi, Bruxelles.
Dave McKean è anche un pianista jazz molto dotato; una
passione, il jazz, che lo porterà a fondare la sua casa discografica, Feral
Records, insieme all’amico sassofonista Iain Ballamy.
Dave au Cinema

Del 1996 è l’intro del serial Neverwhere, la miniserie
televisiva tratta dal racconto di Neil Gaiman per la quale McKean produce anche
concept design e storyboard. I primi cortometraggi risalgono al ’98 con “The
Week Before” che racconta la settimana precedente alla creazione dell’universo,
successivamente nel 2002 esce N[eon], questi e altri lavori verranno poi
raccolti nel dvd “Keanoshow”.
Alla metà degli anni duemila partecipa come concept
artist a due dei migliori film della saga del maghetto più famoso di tutti i
tempi, ovvero “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban” e “Harry Potter e il
Calice di Fuoco”, per i quali crea graficamente l’aspetto dei Dissennatori, i
guardiani del carcere di Azkaban. A detta dello stesso McKean però non sarà
un’esperienza memorabile, proprio per la mancanza di stimolazione artistica e
di coordinazione tra i vari artisti coinvolti nel progetto e di feedback con la
produzione.
Il suo nuovo film, “Luna” è attualmente in fase di
post-produzione.
Nessun commento:
Posta un commento