Come ben sa chi segue il mercato americano luglio è il
mese della San Diego Comic-Con, forse la più famosa convention del settore
d’America, e anche quest’anno tutte le case editrici hanno presentato i
progetti che ci accompagneranno fino al 2013. Ora, stare qui a ricordarveli
tutti per l’ennesima volta dopo che tutti i siti vi avranno aggiornati fino
allo sfinimento sulle suddette novità sarebbe quasi crudele da parte mia e
pertanto non lo farò, vi segnalo solo che il tanto atteso reboot Marvel alla
fine si farà, il titolo sarà “Marvel Now” ma proprio come quello della DC non
sarà un vero e proprio reboot stile post-Crisis ma solo una ripartenza da zero
di gran parte delle testate senza defenestrare la continuity degli ultimi anni,
praticamente si riparte da nuovi numeri
uno conservando la ciofeca degli ultimi dieci e passa anni, contenti loro. La
DC dal canto suo spara il grande ritorno di Neil Gaiman su Sandman per
festeggiare il venticinquesimo anniversario del personaggio in compagnia di JH
Williams III ed il fumetto tratto da Django Unchained il nuovo western di
Quentin Tarantino che ha annunciato personalmente il progetto e lo
supervisionerà .
Ma San Diego vuol dire anche Eisner Awards, il più ambito
riconoscimento del settore, e anche la cerimonia di quest’anno si è svolta
senza intoppi. Fa sempre piacere accorgersi che molti dei fumetti premiati
fanno già parte della propria collezione, penso a Jim Henson’s Tale Of Sand
della Archaia e a Metamaus piuttosto che alla Martini Edition del Parker di
Darwin Cooke.
Anche per quanto riguarda gli Eisner tutti i siti ve li
avranno fatti a peperini con l’elenco dei vincitori perciò, complice la calura
e l’ora tarda anche questa rubrica presenterà il proprio report dalla serata di
premiazione e sfido chiunque a dimostrare che gli eventi narrati non si sono
svolti come vi vado ad enunciare.
Il primo a salire sul palco è stato Mark Waid che si è
portato a casa i premi per il miglior scrittore, la miglior serie regolare
(Daredevil) ed il miglior albo singolo
(Daredevil #7), ritirando il premio Waid ha voluto dedicare la vittoria al suo
predecessore sulla serie del Diavolo Rosso, Andy Diggle, con la motivazione che
se la sua serie è riuscita a risplendere tanto è soprattutto grazie al
materiale escrementizio intitolato Shadowland che ha preceduto la sua serie di
Devil.
Il miglior artista/scrittore dell’anno è Craig Thompson
per lo splendido Habibi, mentre l’artista ritirava il premio dal fondo della
sala un inviperito Frank Miller agitando copie di Holy Terror reclamava per sé
il premio ma una salva di peti e una serie di gavettoni di urina hanno riportato
Frank alla calma e costretto Mike Mignola, in quel momento ospite al tavolo di
Miller, ad annunciare che questa sarà la sua ultima Comic-con come badante di
Frank.
Darwyn Cooke quest’anno è riuscito a prendere due Eisner
semplicemente ristampando PARKER in formato gigante ed aggiungendoci una
storiellina breve, se continua così andrà a finire che vincerà anche restando a
casa senza disegnare.
Miglior copertinista dell’anno è l’ottimo Francesco
Francavilla le cui copertine hanno impreziosito
vere schifezze editoriali come Lone Ranger, Lone Ranger vs Zorro e Dark
Shadows, la miglior copertina dell’anno secondo noi è quella di Before Watchmen
Dr Manhattan #1, quella in cui Silk Spectre impara a sue spese cosa significa
vivere con un omone radioattivo blu costantemente nudo ed esclama “Stopper!!!”
Nuovi ingressi nella Hall of Fame del fumetto ,
quest’anno fanno il loro ingresso Richard Corben che ha dichiarato “….”,
Katsuiro Otomo che ha ringraziato mentre cercava di schivare le palline di
molliche di pane che Frank Miller gli lanciava sibilando “maledetto giallo,
ricordati di Pearl Harbour” e Gilbert Shelton il creatore dei Freak Brothers
che ha dichiarato”grazie, grazie, ma fatele più grosse che qua giù arrivano
solo filtri”.
Man mano che la cerimonia andava avanti si facevano
sempre più vibranti le proteste della DC per la mancata candidatura delle
testate del New52, gli organizzatori hanno provato a calmare gli animi
ricordando che al momento delle candidature molte delle testate non avevano
ancora concluso il primo arco narrativo e dopotutto gli Eisner non sono un
premio alla miglior operazione commerciale ma si riservano di valutarle per la
prossima edizione ora che sono più avanti nel loro percorso narrativo;
ciononostante la polemica si è sedata solo quando al centro della sala in uno
sbuffo di zolfo si è manifestato Alan Moore vestito da Santa Maria Goretti che
ha maledetto tutti i presenti per Before Watchmen e, indicando Jim Lee ha
proferito “al compimento del sedicesimo anno tua figlia si pungerà col fuso di
un arcolaio e si addormenterà per sempre, solo il bacio di un vero punkabbestia
la risveglierà”, poi rivolgendosi a Dave Gibbons “prima che il gallo canti tre
volte i soldi del film di Watchmen saranno spariti dai tuoi conti” e si è
congedato dalla sala dichiarando che Dan Di Dio partorirà con dolore e
trasformando le bevande nei bicchieri in salsa Worcester.
La sera si è conclusa con la solita torta gigante,
quest’anno dedicata a Neil Gaiman e ai venticinque anni di Sandman, dalla quale
è fuoriuscito Todd McFarlane nudo che ha dedicato all’autore britannico
l’immortale capolavoro degli Squallor “38 Luglio”.
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