mercoledì 18 luglio 2012

San Fake Comic-Con


Come ben sa chi segue il mercato americano luglio è il mese della San Diego Comic-Con, forse la più famosa convention del settore d’America, e anche quest’anno tutte le case editrici hanno presentato i progetti che ci accompagneranno fino al 2013. Ora, stare qui a ricordarveli tutti per l’ennesima volta dopo che tutti i siti vi avranno aggiornati fino allo sfinimento sulle suddette novità sarebbe quasi crudele da parte mia e pertanto non lo farò, vi segnalo solo che il tanto atteso reboot Marvel alla fine si farà, il titolo sarà “Marvel Now” ma proprio come quello della DC non sarà un vero e proprio reboot stile post-Crisis ma solo una ripartenza da zero di gran parte delle testate senza defenestrare la continuity degli ultimi anni, praticamente si riparte da  nuovi numeri uno conservando la ciofeca degli ultimi dieci e passa anni, contenti loro. La DC dal canto suo spara il grande ritorno di Neil Gaiman su Sandman per festeggiare il venticinquesimo anniversario del personaggio in compagnia di JH Williams III ed il fumetto tratto da Django Unchained il nuovo western di Quentin Tarantino che ha annunciato personalmente il progetto e lo supervisionerà .
Ma San Diego vuol dire anche Eisner Awards, il più ambito riconoscimento del settore, e anche la cerimonia di quest’anno si è svolta senza intoppi. Fa sempre piacere accorgersi che molti dei fumetti premiati fanno già parte della propria collezione, penso a Jim Henson’s Tale Of Sand della Archaia e a Metamaus piuttosto che alla Martini Edition del Parker di Darwin Cooke.
Anche per quanto riguarda gli Eisner tutti i siti ve li avranno fatti a peperini con l’elenco dei vincitori perciò, complice la calura e l’ora tarda anche questa rubrica presenterà il proprio report dalla serata di premiazione e sfido chiunque a dimostrare che gli eventi narrati non si sono svolti come vi vado ad enunciare.
Il primo a salire sul palco è stato Mark Waid che si è portato a casa i premi per il miglior scrittore, la miglior serie regolare (Daredevil)  ed il miglior albo singolo (Daredevil #7), ritirando il premio Waid ha voluto dedicare la vittoria al suo predecessore sulla serie del Diavolo Rosso, Andy Diggle, con la motivazione che se la sua serie è riuscita a risplendere tanto è soprattutto grazie al materiale escrementizio intitolato Shadowland che ha preceduto la sua serie di Devil.
Il miglior artista/scrittore dell’anno è Craig Thompson per lo splendido Habibi, mentre l’artista ritirava il premio dal fondo della sala un inviperito Frank Miller agitando copie di Holy Terror reclamava per sé il premio ma una salva di peti e una serie di gavettoni di urina hanno riportato Frank alla calma e costretto Mike Mignola, in quel momento ospite al tavolo di Miller, ad annunciare che questa sarà la sua ultima Comic-con come badante di Frank.
Darwyn Cooke quest’anno è riuscito a prendere due Eisner semplicemente ristampando PARKER in formato gigante ed aggiungendoci una storiellina breve, se continua così andrà a finire che vincerà anche restando a casa senza disegnare.
Miglior copertinista dell’anno è l’ottimo Francesco Francavilla le cui copertine hanno impreziosito  vere schifezze editoriali come Lone Ranger, Lone Ranger vs Zorro e Dark Shadows, la miglior copertina dell’anno secondo noi è quella di Before Watchmen Dr Manhattan #1, quella in cui Silk Spectre impara a sue spese cosa significa vivere con un omone radioattivo blu costantemente nudo ed esclama “Stopper!!!”
Nuovi ingressi nella Hall of Fame del fumetto , quest’anno fanno il loro ingresso Richard Corben che ha dichiarato “….”, Katsuiro Otomo che ha ringraziato mentre cercava di schivare le palline di molliche di pane che Frank Miller gli lanciava sibilando “maledetto giallo, ricordati di Pearl Harbour” e Gilbert Shelton il creatore dei Freak Brothers che ha dichiarato”grazie, grazie, ma fatele più grosse che qua giù arrivano solo filtri”. 
Man mano che la cerimonia andava avanti si facevano sempre più vibranti le proteste della DC per la mancata candidatura delle testate del New52, gli organizzatori hanno provato a calmare gli animi ricordando che al momento delle candidature molte delle testate non avevano ancora concluso il primo arco narrativo e dopotutto gli Eisner non sono un premio alla miglior operazione commerciale ma si riservano di valutarle per la prossima edizione ora che sono più avanti nel loro percorso narrativo; ciononostante la polemica si è sedata solo quando al centro della sala in uno sbuffo di zolfo si è manifestato Alan Moore vestito da Santa Maria Goretti che ha maledetto tutti i presenti per Before Watchmen e, indicando Jim Lee ha proferito “al compimento del sedicesimo anno tua figlia si pungerà col fuso di un arcolaio e si addormenterà per sempre, solo il bacio di un vero punkabbestia la risveglierà”, poi rivolgendosi a Dave Gibbons “prima che il gallo canti tre volte i soldi del film di Watchmen saranno spariti dai tuoi conti” e si è congedato dalla sala dichiarando che Dan Di Dio partorirà con dolore e trasformando le bevande nei bicchieri in salsa Worcester.
La sera si è conclusa con la solita torta gigante, quest’anno dedicata a Neil Gaiman e ai venticinque anni di Sandman, dalla quale è fuoriuscito Todd McFarlane nudo che ha dedicato all’autore britannico l’immortale capolavoro degli Squallor “38 Luglio”.

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