lunedì 28 luglio 2014

San Diego 2014 Report (estratto da MEGA agosto 2014 - Alastor edizioni)



Di nuovo luglio e di nuovo San Diego Comicon, la più grande fiera dell’entertainment del mondo occidentale. E di nuovo Eisner Awards e la sua ormai leggendaria premiazione.
Tutti gli anni, per aspettare la cerimonia, questa rubrica viene consegnata con un ritardo che definire “mostruoso” sarebbe un eufemismo, costringendo il buon Max Ciotola a fare i salti mortali per mandarlo in stampa, il tutto mentre richiama a sé, calendario alla mano, schiere di santi e beati associandoli al nome del sottoscritto. Se poi sapesse che, visto come è andata la premiazione, ero tentato di riciclare l’articolo dello scorso anno, credo che mi salterebbe alla giugulare direttamente.
Ma andiamo a incominciare.
Iniziamo con un evento increscioso, durante la Zombie Walk, ovvero la marcia per le strade di San Diego di tutti i cosplayer zombie insieme, ricreando una orda di non-morti, un’automobile contenete una famiglia con dei bambini sordi ha perso il controllo del
veicolo investendo alcuni partecipanti. 
Poco dopo alcuni zombie hanno assalito l’auto fino all’arrivo della polizia.  Un pensiero và a quei due bambini che spenderanno migliaia di dollari di terapia per riprendersi da un attacco di non-morti. Per la serie: Danni causati dal cosplayerismo. Ma torniamo ai fumetti. 
Tutte le case editrici ovviamente hanno annunciato decine di novità: Dynamite annuncia in pompa magna il primo sequel/crossover tratto da un film di Quentin Tarantino che ha voluto annunciare di persona l’incontro tra il suo Django e Zorro.
DC festeggia il 75° anniversario di Batman con decine di uscite e, mentre per il resto mi sembra troppo tesa ad inseguire il successo cinematografico della Marvel per essere un editore interessante.
La Marvel dalla sua ha annunciato le nuove serie dedicate a Star Wars con team creativi eccezionali (Aaron, Cassaday, Waid, Dodson, Larroca e Gillen) e ha ribadito che il trend supereroistico del loro universo per il prossimo futuro sarà l’inutile morte del canadese più famoso del mondo, e non si tratta né di Trombino né di Pompadour, e il transgenderismo, ovviamente fino all’uscita di Avengers 2 dove tutto tornerà alla normalità, mica so fessi!
Dark Horse il seguito in forma di fumetto di Fight Club, scritto direttamente da Chuck Palahniuk che, dietro puerili scuse per giustificarne la creazione, ha dimenticato di aggiungere che il suo conto in banca si stava assottigliando e un bel seguito del suo libro più famoso lo avrebbe sicuramente rimpinguato.
Image si conferma l’editore più dinamico del momento con decine di nuove serie e miniserie tutte di grandi autori come Lemire, Nguyen, Aaron, Busiek, Ellis e tanti altri;  come ha detto Jeff Lemire annunciando il suo nuovo lavoro “Descender”, interamente dipinto da Dustin Nguyen, “IMAGE attualmente è il posto dove essere per i creatori di fumetti”. Proprio come la Vertigo di una volta.
Ovviamente anche tutti gli altri hanno annunciato novità ma credo che, al momento della pubblicazione di questo pezzo, già tutti i siti ve li avranno fatti odiare per sovrabbondanza di news.
Ma andiamo adesso a vedere chi ha vinto gli Eisner quest’anno che non si sono discostati di molto da quelli dell’anno scorso.
SAGA si riconferma per il secondo anno consecutivo portando a casa i premi per a Vaughn come autore, a Fiona Staples per i disegni e ovviamente quello per miglior serie regolare. 
Due se li aggiudicano i Fratelli Hernandez per la nuova serie di Love & Rockets. Hawkeye, che già aveva ben figurato l’anno scorso, si aggiudica quelli per miglio r albo singolo (Hawkeye #11) e per miglior copertinista a David Aja. Il miglior antologico è di nuovo Dark Horse Presenta, mentre il 
disegnatore/inchiostratore è il lanciatissimo Sean Murphy. 
Come al solito, al momento di nominare i nuovi ingressi nella Will Eisner Hall of Fame,   
 lo stesso Will Eisner si è manifestato in sala vestito quest’anno da Dick Tracy.   Il creatore di Spirit era accompagnato nuovamente da Jack Kirby, il quale sfoggiava ancora il vestito da Lothar di Mandrake dello scorso anno, proprio quello che aveva traumatizzato Stan Lee fino a fargli cancellare la partecipazione a questa edizione. A fargli compagnia Eisner aveva invitato anche Jean Giraud/Moebius vestito ovviamente da Maggiore Grubert che, accortosi della presenza in sala di Mark Millar lo ha costretto ad ingerire copie di Starlight, il suo nuovo “omplaggio”, neologismo creato sul momento dal genio francese per definire la carriera dello scrittore di Kick Ass.
Eisner si è compiaciuto del premio ad Hayao Miyazaki e ha personalmente consegnato il premio al mitico Dennis O’Neill  che ha ringraziato chiedendo ad Eisner di portare i suoi rispetti a Bill Finger appena tornava di là. Quello per Alan Moore è stato ritirato dallo stesso Eisner che lo avrebbe consegnato di persona a Moore, dal quale erano attesi per il solito thè delle cinque post Comicon. 
Sulla via dell’uscita il Maestro si è fermato a fare i complimenti a Darwyn Cooke per il quinto Eisner consecutivo per Parker e dopo essersi accorto della presenza di Frank Miller lo ha segnalato al Re che, avvicinatosi al creatore di Sin City, lo ha apostrofato con “che bel cappotto!” e lo ha riempito di mazzate come non si vedeva dai tempi WrestleMania 3. 
Poi, indossando il suo nuovo indumento, il Re ha urlato verso i dirigenti DC “ve lo meritate Affleck come Batman!” e ha raggiunto Moebius, proprio mentre questi estraeva dall’elmetto una matita, disegnando nell’aria un portale iridescente che i tre hanno attraversato in direzione Northampton.



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