venerdì 28 agosto 2009
o'prevs: agosto 09
Per le strane leggi dell’editoria e, soprattutto, della tipografia, sono qui a decidere di cosa parlerà quest’articolo proprio mentre dall’altro lato dell’oceano comincia la Comicon di SanDiego che sicuramente sarà foriera di news ed anticipazioni; delle più eclatanti ne riparleremo sicuramente nei prossimi mesi, a mano a mano che gli editori le presenteranno sul Previews, quindi non sto qui a rammaricarmi troppo, casomai proverò ad inserirvi i vincitori degli Eisner Awards se il Despota Mancino me lo consentirà.
Ora alcuni di voi si staranno chiedendo se me ne uscirò col solito pistolotto su quanti premi ha preso la DC e quanti non ne ha presi la Marvel (anche se faccio il tifo per l’Omega the Unknown del grande Dalrymple) quello che vorrei dire è che recentemente mi è stato fatto notare di nuovo che alcuni dei miei articoli sarebbero eccessivamente poco lusinghieri nei confronti dei prodotti Marvel, il tutto a causa dei rapporti tra Alastor e Planeta. Insomma, tra i Marvel fan si vocifera che sia al soldo di Dan DiDio e dei suoi iberici compari. Purtroppo non è così, Planeta non scuce un pesos e men che meno il SuperMario della DC, in realtà quest’articolo mi viene estorto gratuitamente tutti i mesi facendo leva su una sconfinata passione per il fumetto in generale e per quello americano in particolare. Premettendo che tutti gli articoli vengono ripubblicati su un blog (celeintheskywithdiamonds.blogspot.com) sul quale chiunque può commentare l’articolo e, nel caso, inveire contro l’autore, devo confessare che, all’inizio, avrei voluto fare una puntata di questa rubrica dal titolo “20 anni fa” presentandovi le novità in uscita ad ottobre 1989 per meglio avvalorare certe mie impressioni sui comics attuali.
Io credo che chi in Europa segue il mercato americano sia, in generale, una persona con un discreto livello di cultura, con una conoscenza buona se non perfetta della lingua inglese, che non vuole aspettare da 6 mesi a un anno per leggere le storie dei suoi autori preferiti in “albi pattumiera” accanto ad improbabili comprimari, con traduzioni talvolta approssimative ma, soprattutto che decide di spendere da un minimo di 2,99 $ in su, e quando dico su intendo anche cifre con doppi zeri. Certo, c’è sempre la rete, ma io ritengo che scaricare centinaia di dollari di albi americani fa perdere di vista il quadro generale. Io credo che il crollo nella qualità degli albi della Casa delle Idee sia dovuto in parte anche al fatto che a forza di scaricare è venuto meno, come target d’acquisto, una gran parte del pubblico extra-statunitense, un pubblico più adulto e forse più raffinato che vede il fumetto come una presenza fissa tra le proprie letture al pari degli altri mezzi di comunicazione e non come una fugace lettura adolescenziale.
Insomma secondo me il gap tra le due maggiori realtà fumettistiche americane è attualmente così strutturato: la DC Comics, che vi ricordo è parte integrante della Warner Bros, può permettersi il lusso di puntare ad un target più adulto poiché ha le spalle coperte dal colosso editoriale americano che, fondamentalmente, vede nella sussidiaria DC una fonte sconfinata di possibilità narrative da sfruttare anche in altri settori sia mediatici che di marketing; inoltre l’ottuagenaria storia dell’editore quasi lo obbliga a prestare più attenzione a quello che alcuni editor DC definiscono “middle aged fanboy”. La Marvel invece, nonostante i ripetuti e falliti tentativi di farsi acquistare da un pari grado della Warner (Sony o Fox) ha l’obbligo di incassare, quindi se a farla incassare sono ragazzini americani con la memoria di un bradipo in ferie che magari possono leggere “Old Man Logan” senza vederci la storia di un anziano cowboy col volto di Clint Eastwood ritrascinato a forza in un mondo di violenza, oppure Secret Invasion senza vederci decine e decine di altre storie, allora ecco un fiorire di storie che qualsiasi persona al di sopra dei 26 anni non può che giudicare banali, altamente dimenticabili e, talvolta, al limite della decenza. Da vecchio fan devo confessare che a volte è desolante scrutare in lungo e in largo le solicitations Marvel alla ricerca di qualcosa di davvero appetibile ma devo a malincuore ammettere che talvolta mi sembra di guardare le uscite DC degli anni ’90, o vi sembra azzardato accostare World War Hulk ad Ora Zero e l’Hulk Rosso al Superman Elettrico di alcuni anni fa?
Ma adesso andiamoci a vedere un pò di anticipazioni per il mese di ottobre anche se fuori ci sono 39 gradi e in quasi tutti i notiziari si parla del Presidente del Consiglio che paga delle signorine per fare quello che fa gratis da 15 anni a tutti gli italiani. Quando si dice l’Ingordigia.
DC
Mentre su Blackest Night continuano a tornare i morti esordisce il nuovo team creativo della JLA, ai disegni Mark Bagley ed ai testi James Robinson. Dopo gli eventi di Battle for the Cowl viene ricostruito l’Arkham Asylum nella mini ARKHAM REBORN di Hine e Jeremy Haun, nuovo edificio ma, ovviamente, solite falle nella sicurezza.
Nella mini BATMAN: THE UNSEEN si riforma il collaudatissimo team formato da Doug Moench e Kelley Jones che già ha deliziato i bat fan con la saga di Red Rain. Sul versante Wildstorm ritorna la creatura più apprezzata di Kurt Busiek nella mini ASTRO CITY: ASTRA SPECIAL, solito team creativo: Busiek, Anderson e il solito Alex Ross alle copertine. Ma la gemma del mese è PLANETARY #27, l’attesissimo finale della serie dedicata agli esploratori dei segreti del Wildstorm Universe, alle redini i sempre grandi Warren Ellis e un John Cassaday in gran spolvero.
Sul fronte Vertigo segnalo lo speciale di Halloween di HOUSE OF MISTERY una delle migliori serie del momento che si autocelebra con un cast stellare di ospiti che vanta tra gli altri Peter Milligan, Matt Wagner, Bill Willingham, Luca Rossi, Giuseppe Camuncoli, Mark Buckingham, Kevin Nowlan e Mike Allred. Inoltre per festeggiare il ritorno di Peter Milligan ecco arrivare l’attesissima ristampa di SHADE THE CHANGING MAN, speriamo che Planeta non ci faccia aspettare troppo per farcelo leggere in italiano.
MARVEL
Continua Reborn, la mini che riporterà Capitan America nel presente del Marvel Universe. Un po’ LOST e un po’ QUANTUM LEAP Steve Rogers continua a saltare avanti e indietro nel tempo rivivendo episodi della sua vita nell’attesa di essere salvato dai suoi amici, Quantum Cap è tornato e, ovviamente, nulla sarà più lo stesso. Per quanto riguarda Dark Reign continuano gli speciali “The List” con albi dedicati a Wolverine (ovviamente), Punisher, Secret Warriors e Hulk, ai disegni Romita Jr., Esad Ribic, Ed Mcguinnes e Ben Oliver. Tornano i simpatici X-Babies, le controparti infantili degli uomini X nel Mojoverso, splendida la cover di Scottie Young.
Nuova/vecchia serie per il Tessiragnatele, ritorna WEB OF SPIDERMAN, alle redini il sempre grande JohnMarc DeMatteis.
Tra i volumi segnaliamo l’hard cover dello splendido WONDERFUL WIZARD OF OZ di Eric Shanower e Scottie Young, la raccolta dell’ULTIMATE WOLVERINE vs HULK di Damon “LOST” Lindeloff e Leynil Yu eil classicone ASGARDIAN WARS di Claremont, Art Adams e Paul Smith.
INDY
Non possiamo non iniziare con il ritorno al tavolo da disegno di Todd McFarlane con HAUNT, ai testi Robert “Walking Dead” Kirkman e a coadiuvare Todd il solito Greg Capullo.
Come annunciato alcuni mesi fa la Kodansha sbarca in america e lo fa con due dei suoi più noti capolavori: GHOST IN THE SHELL e AKIRA.
Ultimo ma non meno importante non possiamo fare a meno di segnalare la fantastica ristampa del ROCKETEER del compianto Dave Stevens, completamente ricolorato da Laura Martin (scelta personalmente da Stevens prima di morire), non lasciatevi scappare la versione deluxe con più di cento pagine di schizzi e disegni preparatori per la gran parte inediti. Imperdibile.
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